Giovanni Santin era un uomo che amava la vita e ha lasciato un segno indelebile nella città di Pordenone.

Non solo per le sue costruzioni edili, che hanno modificato il paesaggio urbano e hanno reso la città più moderna, ma anche per le sue azioni di solidarietà, che hanno toccato il cuore di molti.

La sua passione per l’arte, la sua coerenza e il rispetto verso il prossimo gli hanno permesso di creare un ambiente familiare e sociale ambizioso e stimolante, migliorando lo spazio e il tempo della famiglia, della società e della cultura in cui è vissuto.

Ha avuto sei figli e ha dedicato tempo e impegno a ciascuno di loro, dimostrando con le parole, i fatti e il lavoro che la realizzazione umana passa attraverso la qualità delle relazioni, della ricerca, della promozione culturale.

La sua vita è stata un esempio di come la passione e l’impegno possano cambiare il mondo e la sua memoria continuerà ad essere una fonte di ispirazione.

La fondazione, nata da un’idea del figlio Alessandro, vuole ricordare Giovanni Santin attraverso mostre, incontri con artisti e critici, laboratori per adulti e bambini, presentazioni di libri, concerti e corsi di formazione.

La fondazione crede fermamente che l’arte abbia il potere di arricchire la vita delle persone, di aprire nuovi orizzonti e di promuovere il dialogo interculturale. 

Attraverso le sue attività, si impegna a diffondere questo.