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THE PHANTOM OF THE OPERA
12 Ottobre, 2015
Si è chiusa con The Phantom of the Opera, la 34esima edizione di Pordenone Silent.
Il Teatro Comunale Verdi per l’occasione non era solo gremito di appassionati di cinema che hanno seguito tutta la rassegna di cinema muto, ma anche di curiosi che, proprio qui a Pordenone, hanno avuto modo di vedere la pellicola accompagnata dalle note dell’Orchestra San Marco.
The Phantom of the Opera col tempo si è rivelato un grande successo, ma in pochi sanno che dall’inizio delle riprese sino al montaggio del film, è stato un susseguirsi di intoppi e ritardi.
Lon Chaney, l’attore che personifica The Phantom – uno degli attori più in voga del periodo- era già sotto contratto con uno altro studio di produzione, la M-G-M. Per il regista Rupert Julian, la sua presenza era fondamentale proprio perché lui era “l’uomo dei mille volti” e dalla grande mimica.
Julian fa carte false per averlo, ma durante le riprese il rapporto tra regista e attore si deteriora così tanto che i due non comunicano più tra di loro. A questo problema si sommano i continui ritardi delle riprese e la decisione di cambiare il finale da parte dei dirigenti della Universal.
Il film tuttavia ha successo e hanno seguito nel corso degli anni diverse reinterpretazioni e musical.
La pellicola del 1925 rimane per lo più fedele al racconto di Léroux, in cui viene narrata la storia di un’attrice che si trova a fare la sostituta all’Opera di Parigi. Christine, questo è il nome della protagonista, raggiunge fama e gloria grazie ad una voce misteriosa che risiede nei sotterranei del palazzo. I due si incontrano e la fanciulla riesce finalmente a dare un volto alla voce misteriosa: è il fantasma dell’Opera.
Questi le dichiara il suo amore e lei disubbidendo ai suoi ordini gli strappa la maschera per vederlo in viso. Il fantasma privato della maschera si mostra in tutte le terrificanti fattezze. Il fantasma tradito dalla ragazza scatena la sua ira ed offre alla ragazza la possibilità di cantare ancora una volta se questa accetta di non vedere più il Visconte de Chagny, di cui è innamorata.
Mi piace pensare che Il Fantasma dell’Opera sia la prima vera anticipazione del filone horror che tanto appassiona una grande fetta di pubblico. Tanto festoso nelle scene ambientate nei sontuosi saloni dell’opera, quanto terrificante nelle scene ambientate nelle segrete, il film è in grado di far vivere allo spettatore un’atmosfera gotica senza tempo. Impeccabile l’accompagnamento musicale dell’orchestra diretta da Mark Fitz-Gerald in grado di narrare a colpi di note le scene. Viene messa in rilievo anche la grande capacità mimica degli attori di scena, uno su tutti proprio Lon Chaney, da cui non si riescono a togliere gli occhi di dosso dalla sua entrata in scena sino alla sua dipartita. Anche se spaventosamente brutto.
Chiara Orlando
per Fondazione Giovanni Santin Onlus