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KALMÁR PÁL
3 Giugno, 2018
Ci sono molti modi di comunicare pensieri nel mondo creato da Dio. Puoi parlare, cantare, scrivere, dipingere, ballare, suonare musica. Se accettiamo la legge linguistica che la frase è una formulazione linguistica di un pensiero, se il pensiero è intatto, se il pensiero è chiaro e bello, allora la frase è altrettanto. Se il pensiero è falso, la frase è confusa. Alla moda.
Paul Kalmár non comunica con le parole, ma lavora con le immagini. Trasmette i suoi pensieri attraverso le immagini , inserisce le materie plastiche e le sistema in modo che siano come frasi.
I pensieri di Pál Kalmár sono puliti e belli, perché gli oggetti creati da lui sono altrettanto belli. Con pensieri nudi, ragionevoli, materialistici, tuttavia, possiamo solo costruire un mondo di calcolatori, intelligenti e striduli che tremano. Questo noi non vogliamo.
Le persone hanno emozioni, sentimenti, rabbia vincono e perdono, orgogliosi e vergognosi, ridono e piangono, odiano e amano. Queste azioni devono essere presenti nelle frasi, almeno in quelle artisctiche perché essi rappresentano i pensieri di tutti gli esseri umani.
Pál Kalmár é un artista. Le sue immagini e immagini ci dicono che cosa era, c’è e sarà nel mondo che il vetro è morto nell’oscurità, sempre ci deve dietro la luce che lo illumina o almeno la speranza della luce, le sue immagini sono senza cornice, non c’è fine, così le loro immagini trasmettono un senso di libertà infinita. Pál Kalmár dice che l’uomo è nato libero.