VICO CALABRO’

  Barátok barátai  - "VICO CALABRO’ és a BUSATO nyomda művészei" -negyedik kiadás.  

 

È arduo pronunciare la parola “amico”senza soffermarsi sulla sua forma troppo breve e le sue ali troppo corte, rispetto alla densità e alla profondità del suo significato. Amico è lo splendore  della relazione disinteressata che qualifica l’uomo, che ne determina il valore, e che lo mette nella condizione ideale per esprimere il proprio sentire e il proprio pensiero. In tal senso di può dire che l’arte, essendo azione di verità e libertà, è già di per se’ espressione massima di amicizia, nei confronti dell’umanità intera, verso l’alterita’ cui si rivolge l’artista quando comunica poeticamente.

Ritroviamo di continuo, in tutta la storia del pensiero e del fare umano, le conferme di questa parentela tra arte e amicizia. Viene in mente l'incipit dantesco dalle Rime: “Guido, i’ vorrei che tu Lapo  e io” . Un caso eccellente di quell'amicizia fra artisti - amicizia vera - che si trasfonde nelle opere con splendidi risultati, come derivazione della originaria "comunitarietà" connessa al fatto artistico e performativo. 

La poesia classica, per esempio, nasce per venire declamata in occasioni conviviali. 

Casi simili sono moltissimi con protagonisti sempre diversi: i decadentisti francesi, i nostri scapigliati, gli impressionisti e i dadaisti, le femministe europee ed americane, gli scrittori della beat generation, ... Tutti artisti che nella loro epoca e nel loro contesto geografico "facevano gruppo" e avevano l'abitudine di caratterizzare le opere con frammenti e accenni - impliciti e non - alle figure degli amici. 

Jorge Louis Borges diceva che «ogni persona che passa nella nostra vita è unica. Sempre lascia un po’ di se’ e si porta via un po’ di noi. Ci sarà chi si è portato via molto, ma non ci sarà mai chi non avrà lasciato nulla».

La mostra organizzata in occasione dell’ottantesimo compleanno di uno dei maggiori artisti italiani viventi, Vico Calabrò, è la concreta testimonianza delle  considerazioni precedenti. Ottanta e più amici realizzano un’opera che gli donano e che forma il corpus espositivo che oggi possiamo ammirare nelle sale della Galleria “Casa del Cardinale Costantini” a Castions di Zoppola. Qui si tiene a cadenza annuale una mostra dal titolo emblematico “Amici degli  amici” . Questa quarta edizione è dedicata a Vico Calabrò e alle opere che gli sono state donate: incisioni realizzate nella Storica Stamperia d’arte Busato di Vicenza, opere che nella  forma e nel contenuto rappresentano la perfetta continuità con la programmazione avviata, attenta al calore e al colore dell’amicizia, nell’arte e nella vita. 

Tutto concorre a dimostrare che le ricerche e l’aggiornamento dei linguaggi artistici percorrono vie e si soffermano in luoghi e tempi in cui la Storia non è un mero prontuario di regole, ma un continuo scaturire d’ipotesi che confluiscono nella bellezza. 

L’Associazione Amici della galleria del Cardinale Costantini e l’Assessorato alla Cultura del Comune di Zoppola, insieme a tutti gli artisti presenti con le loro opere (inserire elenco) vanno ringraziati per l’apporto dato al progetto e alla sua esecuzione, testimonianza di quanto sia importante la collaborazione nel presente contemporaneo,  sempre più rivolto verso un percorso luminoso di cambiamento, che avviene attraverso ogni gesto, ogni scelta, ogni momento vissuto con l’arte.

Vico Calabro’ ritrae spesso un violinista che suona alla luna. È la semplice testimonianza di un ricordo che diviene simbolo e cifra stilistica della sua ricerca. Queste le sue parole :-...Nel silenzio di una notte tragica e tempestosa, con l’acqua alta che invadeva le strade e le case, mentre tutti si allontanavano frettolosamente cercando di portare in salvo i pochi preziosi, un amico anziano suonava una melodia semplice, riportando ogni emozione alla sua originaria umanità, riportando il tempo ad una possibilità di senso nuovo.-

Vico ci ricorda che tutto ciò avviene se, attraverso l’arte  e l’amicizia, la società si ricompone in una comunità solidale, che promuove qualità, apertura alle differenze, ascolto e conoscenza di emozioni e azioni,  di pensieri rigenerativi che oggi, in questa preziosa occasione, sono di buon auspicio e augurali per un futuro migliore.


 

Alessandra Santin

 

 

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